martedì 20 marzo 2012

CONIGLIO E IACOBELLI NON PAGANO

Come previsto, altri autori si aggiungono ai precedenti nel lamentare mancati pagamenti da parte di Coniglio Editore e Iacobelli Editore (vedi vari post precedenti). Ricevo (e riporto senza cambiare una virgola) il seguente comunicato di Alessandro Montosi.

"Davide puoi aggiungere anche il sottoscritto, Alessandro Montosi, al gruppo di autori dei volumi della collana I Love Anime che attendono di essere pagati.
Ad oggi, non ho ancora ricevuto i minimi garantiti dei volumi "Goldrake - Il primo robot non si scorda mai" e "Trider G7 - Robot in tempo di crisi" (entrambi sono volumi che risalgono al 2009).
Ad oggi non ho inoltre ricevuto nessuna royalties per nessuno dei miei libri della collana I Love Anime.
Inoltre, attendo da Coniglio Editore anche i pagamenti delle royalties sul volume "Ufo Robot Goldrake - Storia di un eroe nell'Italia degli anni '80", di cui ho ricevuto solo un pagamento a luglio 2008.
Gli ultimi rendiconti coi dati di vendita che ho ricevuto, mi sono stati inviati nell'estate 2010 e contenevano almeno un grave errore. Vista la gravità della situazione, ho deciso di rivolgermi ad un avvocato.
Alessandro Montosi"

sabato 17 marzo 2012

L'AFFAIRE IACOBELLI

A quanto pare la questione dei diritti non pagati relativi ad alcuni miei libri (ma anche altrui) da parte di Coniglio Editore e Iacobelli Editore ha stimolato Coniglio a rispondere. Non a me, però, ma in modo che reputo molto ipocrita e vigliacco su altri siti che hanno riportato la notizia. In altre parole la sintesi del discorso di Coniglio è: è vero, non paghiamo i diritti d'autore, ma che vuole questo, dopotutto c'è la crisi. Evita però accuratamente di evidenziare che il sottoscritto aspetta chiarimenti da anni e che le sue telefonate e raccomandate non ricevono risposta (e non ho mai alzato la voce né messo fretta a nessuno). Inoltre Coniglio non dice che non ha mai cercato di risolvere la cosa amichevolmente e che, al contrario, ha chiuso la porta in faccia (lui come i suoi collaboratori) a un professionista con cui ha collaborato con tanti anni solo per quelli che lui definisce "spiccioli" (strano, quando ti devono dei soldi sono sempre "spiccioli", ma se sono "spiccioli" perché non te li danno?).

Vediamo la questione libri altrui. Claudia Barrera mi scrive (e Coniglio si lamenta del fatto che non l'ho riportato immediatamente, mentre io aspetto da anni) quanto segue:
"A seguito della richiesta formale inviata all’editore e forse, perché no, anche della protesta verbale avvenuta tramite il tuo blog, ho ricevuto un contatto da parte di Iacobelli editore che ha finalmente onorato il suo impegno contrattuale con la sottoscritta. Ho dunque ricevuto il compenso e le copie spettanti. Spero che anche gli altri autori della collana vedano presto rispettati i loro diritti contrattuali così come è stato per me"

Mario Rumor (altro autore che ha avuto problemi), mi ha mandato una mail dicendo che dovrebbe essere riuscito a ottenere l'anticipo. Se poi gli sia arrivato o no non lo so (non mi ha aggiornato), ma presumo di sì.

Tornando a me e a quel che penso, mi sembra la classica tattica del bastone e della carota (usata a suo tempo anche con me, prima che mi macchiassi del reato di rendere pubblica la faccenda): ti do qualcosa, (in questo caso l'anticipo) e poi tiro ancora in lungo col resto (e il tempo passa...).
Comunque sia, i fatti restano questi: da tre anni non ricevo rendiconti e relative royalties per le vendite di due miei libri. Nè Coniglio né Iacobelli si fanno sentire (il primo preferisce rispondere su altri siti).
Sui comportamenti di Coniglio ci sarebbe molto altro da dire, ma sono un signore e non lo faccio. Se volete, però, fate un giro in rete e vi troverete molto, ma molte informazioni ed esempi non incoraggianti.
Chiudo rinnovando il mio invito a non comprare i MIEI (perché sono miei e non di Coniglio o Iacobelli, visto che non hanno rispettato i contratti) libri pubblicati sotto etichetta Iacobelli.

sabato 10 marzo 2012

ADDIO, JEAN…


Se ne è andato poche ore fa Jean Giraud, alias Moebius. Un genio, un sognatore, un visionario, un poeta. Talvolta ermetico, talvolta inconcludente, talvolta evanescente. Ma mai banale, mai noioso, mai stereotipato. Ho avuto il piacere di chiacchierarci, ho avuto il piacere di leggere i suoi fumetti. Per ricordarlo, niente di meglio che una sua frase, che ne racchiude un pizzico di personalità.

“Voglio fare delle storie come le farebbe un ballerino. Una volta perduti i riferimenti di chi sia il mio pubblico, non voglio nessuna responsabilità per come le mie storie possano essere usate. Ho lavorato per tutti e nessuno, ho lavorato per la nebbia e per la riflessione. O per i fantasmi, non so…”

E i fantasmi si inchinano. Ci vediamo nei cieli di Arzack.