martedì 19 aprile 2011

TOKYOPOP CHIUDE


La crisi continua a sferzare gli editori di fumetti, anche oltreoceano. Pare che il 31 maggio Tokyopop, casa editrice specializzata in manga e in fumetti in stile manga, chiuderà la propria sede americana, interrompendo così anche la pubblicazione di tutte le proprie testate. Tokyopop dovrebbe invece rimanere attiva in Europa, in particolare in Germania, con conseguente prosecuzione delle uscite.

mercoledì 13 aprile 2011

UNKNOW


Da questa doppia vignetta traspare tutta l'essenza di Unknow, il personaggio creato da Magnus nel 1976. Il suo pratico cinismo, i gesti controllati, il linguaggio secco ed efficace, la sua filosofia di vita. Chi non avesse mai letto i suoi fumetti è caldamente invitato a farlo.

giovedì 7 aprile 2011

LA PISTA DI VAILLANT


Un tempo Michel Vaillant era talmente popolare in Italia da vedersi dedicare una pista di automobiline. Questa pubblicità è degli anni Sessanta.

CORSO ARGENTINO


Pensavate che i corsi di disegno fossero una moda attuale? Esistono da decenni. Ecco la pubblicità di un corso argentino degli anni Settanta.

mercoledì 6 aprile 2011

SEMPRE MEGLIO CHE LAVORARE! 35

Dato che questa rubrica vengono svelate molte gaffe altrui (seppur mantenendo l’anonimato dei protagonisti), ogni tanto è giusto registrare anche le proprie. Ecco cosa mi è successo qualche anno fa durante un party in quel di Tokyo. Si trattava della classica festa aziendale, in cui vengono invitati tutti coloro che, in un modo o nell’altro, lavorano con l’azienda in questione. Un po’ annoiato, esaminavo il buffet cercando qualcosa di vegetariano e che non fosse preso d’assalto dai famelici nipponici (consiglio maturato con l’esperienza: dato che i giapponesi sono ordinati anche in questo, e partono dai primi, puntate subito sui secondi o sui dolci, eviterete la ressa). A un tratto mi giro e, a venti centimetri dalla mia faccia, mi trovo di fronte Go Nagai. Sbalordito, rimango a bocca aperta mentre, in silenzio, gli punto addosso il dito indice. Pessima figura da otaku. Dopo qualche secondo, però, mi riprendo ed effettuiamo il classico scambio dei biglietti da visita. Sul mio c’è un gatto, sul suo Goldrake. Lo conservo ancora.

I PROTAGONISTI DEI FUMETTI IN 3D


Sul blog toysandsoldiers.blogspot.com sto postando qualche foto dei "soldatini" della Hobby & Work dedicati ai personaggi del fumetto italiano. Per i più curiosi, in questa sede segnalo che tra le uscite future vi saranno anche Bonaventura, Cipputi e La Linea.

martedì 5 aprile 2011

5 APRILE

"5 aprile, Londra:
In albergo (Rex Hotel, vicino al British Museum). Sarebbe un sollievo spostarsi a sud della città, dove le tariffe sono più basse. Comunque sono contenta di essere qui; posso farmi un'impressione diversa di Londra. La volta scorsa piovigginava dalla mattina alla seria, e il cielo non si liberava mai da una tetra atmosfera crepuscolare. Alloggiavamo in una camera seminterrata di una pensioncina a Earl's Court. Poiché le finestre non avevano tende, vi avevamo appeso le lenzuola di uno dei letti e avevamo dormito stretti stretti nell'altro giaciglio. Dopo aver fatto promettere di non rubarla, il proprietario della pensione ci aveva fornito a malincuore una tazza da tè (incrinata) per consentirci di lavarci i denti. In quell'occasione, avevo pensato che l'ideale, per Londra, sarebbe stato un nuovo bombardamento a tappeto. Si trattava, però, dell'ultimo viaggio. Questa volta, la città mi appare luminosa e vitale. Mi piacerebbe fermarmi più a lungo perché non so se, al ritorno, mi sarà dato di rivederla così. Ma non è possibile; dobbiamo muoverci verso sud, prima che diventi troppo caldo."

da "La mappa tatuata" di Barbara Hodgson, del 1995

lunedì 4 aprile 2011

SUPERCARS ANNI SETTANTA

4 APRILE

"La cosa che si disponeva a fare consisteva nell'incominciare un diario. Ciò non era illegale (nulla era illegale, poiché non c'erano più leggi); ma se comunque fosse stato scoperto, non c'era dubbio che sarebbe stato condannato a morte, o a venticinque anni almeno di lavori forzati. Winston infilò un pennino nella cannuccia e lo succhiò, come s'usa, per facilitare la presa dell'inchiostro. La penna era uno strumento antiquato, che s'adoperava assai di rado, perfino per le firme importanti, e lui se n'era procurata una di nascosto e non senza difficoltà, solo perché sentiva che quei bei fogli color crema meritavano che ci si scrivesse sopra con un vero pennino, anziché essere grattati con una delle solite matite a inchiostro. Veramente non aveva l'abitudine di scrivere a mano. Con l'eccezione di qualche breve appunto, di solito dettava ogni cosa al dittografo, un apparecchio che registrava e trascriveva tutto ciò che si diceva in un microfono, e che era assurdo pensar di adoperare nella presente circostanza. Intinse la penna nel calamaio e quindi esitò un istante. Ebbe un tremito fin nelle budella. Segnare la carta sarebbe stato l'atto decisivo. Con certe piccole goffe cifre, scrisse: '4 aprile 1984'."

da "1984" di George Orwell, del 1949