martedì 1 gennaio 2008

SPOT 8


In origine, in un silenzio totale, gli dei creatori Gugumatz e Huracan plasmarono la Terra, separarono la terra dall’acqua e il cielo dalla terra. Dopo aver creato il mondo vegetale, crearono quello animale. Ma queste creature non erano in grado di parlare, di celebrare chi li aveva creati né di dare loro un nome. Le due divinità furono così deluse che condannarono gli animali a offrire la loro carne a chi fosse stato disposto a nutrirsene, quindi decisero di dar luogo a una seconda creazione. Questa volta modellarono gli uomini nella speranza che costoro immortalassero i nomi dei loro creatori nella pietra. Ma poiché erano di argilla, si sbriciolarono. Scoraggiati, Gugumatz e Huracan tentarono una terza creazione. Questa volta gli uomini furono scolpiti nel legno e parlavano e mangiavano come se fossero stati reali. Queste marionette che popolavano la Terra non conservavano, tuttavia, alcun ricordo dei loro creatori e non riuscivano a pronunciarne il nome. Gli dei si vendicarono fino ad annientare anche questa terza creazione. Nel quarto e ultimo tentativo, gli dei scoprirono che per creare la carne umana dovevano usare il mais. Gli uomini di mais erano belli e buoni, vedevano e comprendevano ogni cosa, veneravano e nutrivano i loro creatori. Tuttavia Gugumatz e Huracan erano gelosi della loro perfezione e temevano che potessero eguagliare gli dei. Così decisero di mutarne leggermente la natura e i poteri. Per limitare la loro comprensione del mondo e alterarne il carattere, crearono le donne e conferirono loro la possibilità di procreare. Con questa quarta creazione nacque la prima alba del mondo e la luce inondò l’intero pianeta.
Tratto dal Popol Vuh, o Libro del consiglio, dei Maya, popolazione che per quasi tre millenni popolò la Mesoamerica.

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