domenica 6 gennaio 2008

MUMBLE MUMBLE… 3


Manga o non manga? Questo è il problema… Il libro Mille anni di Manga, ottimo volume di Brigitte Koyama-Richard recentemente edito da Rizzoli, nella sua introduzione riporta una curiosa affermazione che ha avuto un certo eco in internet (per esempio su Afnews). Secondo l’autrice, il termine manga è più usato in Occidente che in Giappone, ove i fumetti sono invece chiamati comics e la parola manga viene usata per riferirsi a vecchie stampe e ai fumetti delle origini. L’affermazione risulta alquanto curiosa per chi il Giappone, e i manga, li bazzica quotidianamente. Se è vero che talvolta viene usata anche la parola comics (o meglio komikku, visto che viene giapponesizzata), manga è ancora il termine con cui tutti identificano i fumetti. Non a caso la catena di fumetterie più diffusa si chiama Manga no Mori (“La foresta dei manga”) e ha una dozzina di punti vendita nella sola Tokyo (e vi assicuro che non vende stampe, ma solo fumetti, soprattutto quelli appena usciti). Inoltre gli addetti ai lavori (autori, editori, agenti) usano sempre la parola manga nel linguaggio parlato (e certo non si riferiscono alle stampe dell’ottocento). Ci si domanda, quindi, da dove derivi la convinzione della Koyama-Richard, anche se il sospetto è che trattandosi principalmente di una studiosa di stampe ukiyo-e conosca i manga solo tramite la lettura dei volumi e non vanti una frequentazione diretta di librerie, lettori, editori. Comunque sia, continuate a usare tranquillamente il termine manga…

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