domenica 12 ottobre 2008

MUMBLE MUMBLE… 10


Nonostante bazzichi il mondo dei fumetti da parecchi anni (decenni se consideriamo anche la frequentazione come semplice lettore) ancora oggi gli editori nostrani riescono a stupirmi. Nella rete rimbalza la notizia di una nuova linea manga, chiamata MX, edita da Magic Press. “Magic Press, Magic Press... Chi era costei?”, direbbe il pensieroso Don Abbondio. Ora ricordo, la Magic Press è la casa editrice di Legend of Mother Sarah, Kiseiju e altri importanti titoli interrotti e incompiuti da tempo. Bene, mi dico, finalmente le serie verranno riprese e concluse. No, la Magic Press nei suoi comunicati neanche le nomina quelle serie, al contrario annuncia la prossima pubblicazione di Georgie e Venus Wars, riedizioni di manga già pubblicati da altri! Ma come, questa sarebbe la linea manga rivoluzionaria? Complimenti per il coraggio nelle dichiarazioni. Fortunatamente qualche altro titolo si è già aggiunto alla lista, ma la situazione non è migliorata di molto. La domanda quindi è: si può dare fiducia a un editore che compie simili scelte? Ai lettori, come sempre, la risposta.

RAY GUN 22

lunedì 15 settembre 2008

DAGLI APPENNINI AL FUJIAMA


Un appuntamento da segnare sul calendario. Sabato 20 settembre, ore 18.00, presso lo spazio espositivo La Virgola a Casalecchio di Reno (BO), si terrà l'incontro dal titolo "Dagli Appennini al Fujiama, in viaggio tra Giappone e Italia con Keiko Ichiguchi”. Un’occasione per i lettori e curiosi di tutte le età per incontrare l’autrice di “Perchè i giapponesi hanno gli occhi a mandorla” e “Anche i giapponesi nel loro piccolo si incazzano”, pubblicati da Kappa Edizioni. Keiko Ichiguchi, scrittrice e disegnatrice, smette per un pomeriggio i panni di fumettista per rispondere a domande su tradizioni e abitudini del Giappone di oggi e di ieri, e per svelare, dal suo punto di vista privilegiato, ciò che gli italiani ancora non sanno sul paese del Sol Levante! In più, Keiko apre in esclusiva per il pubblico di Casalecchio il suo album di fotografie privato, ricco di immagini inedite della vita quotidiana giapponese in provincia.

RAY GUN 21

DOCTOR WHO DVD FILES


In Inghilterra la GE Fabbri sta testando (ovvero sta distribuendo solo in pochissime edicole test i primi numeri, presumibilmente otto) una sorta di enciclopedia dedicata alle nuove serie del Doctor Who (quelle da noi trasmesse da Canal Jimmy). Nel caso il test dovesse funzionare, la collana proseguirà e verrà distribuita a livello nazionale. Vista la popolarità del personaggio in Inghilterra, non dovrebbe avere problemi. Difficilmente, però, vedremo la collana in Italia.

I TITOLI DISNEY MANGA

Per i mangofili, ecco un elenco aggiornato relativo alle uscite (vecchie e nuove) della collana Disney Manga.
1 Kingdom Hearts 1 (già pubblicato)
2 Kingdom Hearts 2 (già pubblicato)
3 Kingdom Hearts 3 (già pubblicato)
4 Kingdom Hearts 4 (già pubblicato)
5 W.i.t.c.h. 1 (già pubblicato)
6 W.i.t.c.h. 2 (già pubblicato)
7 Monsters & Co. + Lilo & Stitch (già pubblicato)
8 Alla ricerca di Nemo (già pubblicato)
9 Kingdom Hearts: Chain of Memories 1 (in uscita a ottobre 2008)
10 Kingdom Hearts: Chain of Memories 2 (in uscita a novembre 2008)
11 Nightmare Before Christmas (in uscita a dicembre 2008)
12 Pirati dei Caraibi 1 (in uscita a gennaio 2009)
13 Pirati dei Caraibi 2 (in uscita a febbraio 2009)

domenica 14 settembre 2008

MUMBLE MUMBLE… 9

Se questa rubrica non si intitolasse “Mumble… Mumble…” potrei intitolare questo pezzo “Apocalisse Manga”. Amo il catastrofismo, ma veramente di ciò si tratta? Smetto di essere nebuloso e comincio a spiegarmi. Un pezzo di Federico Colpi, sul sito d/visual, dipinge una drammatica situazione dei manga in Giappone. Evito di fare considerazioni specifiche sull’interveneto (comunque leggetelo, è molto interessante) e, sollecitato da alcuni amici aggiungo qualche nota personale (giuro, lo faccio perché sollecitato, ultimamente la mia pigrizia ha il sopravvento sul mio egocentrismo).
Sono circa due anni che sostengo che il mercato dei manga in Giappone è in grave crisi. Non si tratta di una mia fissa, ma di osservazione della realtà. Non solo le riviste chiudono, ma basta andare in metropolitana per constatare che i pendolari che una volta leggevano manga ora smanettano col cellulare. La crisi è confermata anche dagli addetti ai lavori: durante una delle feste delle case editrici, a cui sono stato a dicembre a Tokyo, facce preoccupatissime si aggiravano per la sala (occhio le feste sono un luogo fondamentale per chi lavoro in editoria in Giappone per scambiarsi informazioni e impressioni). Le vendite scendono vertiginosamente un po’ per tutti. I manga cesseranno di esistere? Certo che no, sono così radicati nella cultura Giapponese che sopravviveranno sia a noi sia ai nostri nipoti (oltre non mi azzardo a pronunciarmi, ci vorrebbe Nostradamus), il problema è più sottile. Il problema consiste nel fatto che la crisi, dovuta essenzialmente all’ingresso in scena di competitors fortissimi (come i telefonini), ha colpito l’anello principale della catena di produzione dei manga: le riviste. Si tratta di un problema “strutturale”, insomma. Sono le riviste il primo passo della “macchina industriale manga”. Sulle loro pagine i manga nascono, poi vengono raccolti in volume, poi diventano anime, videogiochi, gadget eccetera. Il crollo delle riviste non rappresenterebbe di per sé un grosso problema economico (i guadagni maggiori vengono da tutto il resto), tuttavia se vengono a mancare le riviste non vi sono più nuovi manga e quindi anche meno anime, meno videogiochi, meno gadget. Si perde insomma lo starter (o uno dei principali starter) di tutto il sistema. Ecco qual è il problema. Riguardo ai telefonini, neanche io come fruitore amo molto leggere i manga sui loro schermi, ma sono pronto anche oggi a buttarmi nell’impresa di produrre fumetti e contenuti vari per loro (c’è qualcuno interessato all’ascolto? Io sono pronto). Questo perché non ha senso fare scudo col proprio corpo al treno del progresso, ci si farebbe solo investire, meglio salire a bordo e vedere dove porta. Ma tornando ai manga, i telefonini non possono sostituire le riviste, non possono cioè presentare decine di titoli alla volta lanciando complessivamente, settimana dopo settimana, mese dopo mese, centinaia di autori, migliaia di serie. Sono un’altra cosa, uno strumento differente. Il nodo che gli editori giapponesi devono risolvere è insomma un altro: possono e devono realizzare manga per cellulare, ma devono anche trovare un modo per fermare la crisi delle riviste, oppure trovare un nuovo strumento per sostituire le riviste. Quale? Se lo sapessi sarei già su un aereo per andare a vendere l’idea a qualche editore nipponico…
Riguardo ai riverberi che la crisi manga può avere in Italia, direi che sono inesistenti. Nel nostro Paese le vendite sono ridicole se paragonate a quelle giapponesi e da noi le riviste manga non sono mai esistite. Il problema si presenterà al massimo tra parecchi anni, se effettivamente verranno prodotti sempre meno manga in Giappone, a causa di una scarsità di titoli pubblicabili. Ma mi sembra un’eventualità così lontana da non essere degna di venire presa in considerazione. E comunque, visto il livello della maggior parte dei nostri editori, che pubblicano tutto a casaccio, un po’ di sfoltimento male non ci farebbe.

SPOT 17


Coniglio Editore, in collaborazione con Iacobelli Editore, annuncia la collana I Love Anime, in cui il mondo dei cartoni animati giapponesi viene raccolto e ordinato in una serie di monografie dedicate ai suoi illustri protagonisti. Ogni volume (cartonato, di 128 pagine a colori), riccamente illustrato, contiene un agile saggio che ripercorre la genesi e la storia dei singoli personaggi, con particolare attenzione ai miti originali tradizionali. Il testo è arricchito da decine di schede informative in cui si offrono tutte le coordinate utili per diventare dei veri esperti di anime giapponesi. Ampio spazio è dato al confronto con il manga originale, per evidenziare differenze ed eventuali censure riservate al pubblico televisivo italiano. La seconda parte di
ogni volume è dedicata ai fan, con interviste e aneddoti degli spettatori più fedeli. Ci sarà così spazio per parlare dell’influenza dei cartoni sull’immaginario collettivo, e di come questi personaggi siano diventati parte integrante
dei ricordi adolescenziali per i 30/40enni di oggi.

venerdì 8 agosto 2008

ADDIO, RE DELLE GAG


Se ne è andato questo 2 agosto, a causa di una polmonite, l'autore giapponese Fujio Akatsuka. Soprannominato “il re delle gag”, Fujio Akatsuka era nato in Manciuria (Cina) nel 1935. Trasferitosi in Giappone alla fine della Seconda Guerra Mondiale, fece il suo esordio nel mondo dei manga nel 1955 con una serie per ragazze dal titolo Arashi o koete. Alcuni anni dopo riuscì però a dedicarsi ai manga umoristici, a lui più congeniali. La sua opera più famosa resta Tensai Bakabon, del 1967, avente come protagonisti lo studente Bakabon, il padre di quest'ultimo e il gatto Nyarome. Col proprio tratto semplice e divertente, con la ricchezza di gag e con una forte satira sociale, Fujio Akatsuka riuscì a farsi apprezzare sia dagli adulti che dai giovanissimi.

sabato 26 luglio 2008

ROBOT 26


Be', non credo che l'immagine abbia bisogno di commenti. Leo Ortolani è stato chiamato a disegnare il manifesto della prossima Lucca Comics, il cui tema centrale sono i robot giganti. Lustratevi gli occhi.

martedì 22 luglio 2008

UN PICCOLO AIUTO

Sto scrivendo un piccolo libro su Lady Oscar (alias “Versailles no Bara”), che in appendice ha uno spazio dedicato ai fan, in cui raccogliere loro ricordi e commenti. I frequentatori di questo blog dotati di buona volontà sono pregati di rispondere al questionario qui sotto, così facendo mi sarebbero di grande aiuto. Potete rispondere in piena libertà, anche scrivendo molto e senza timore nell’esprimere giudizi. Preferirei inserire nome e cognome di chi risponde nel volume, ma se qualcuno proprio desidera rimanere anonimo, può inserire solo le iniziali. Se conoscete qualche appassionato della serie vi prego di segnalargli il questionario.
Grazie per la collaborazione.
Davide.

Nome e Cognome
Età
Professione
Quando hai visto l’anime di Lady Oscar per la prima volta?
Quando hai letto il manga?
Cosa ricordi di quella prima visione/lettura?
Cosa ti ha colpito di più?
Hai acquistato gadget relativi alla serie?
Conservi gadget relativi alla serie?
Hai in qualche modo “interagito” con la serie (esempi: “mi sono vestita da Oscar a carnevale”, “scrivevo sempre alla rivista che pubblicava il fumetto”, “partecipo ancora oggi ai cosplay”, ecc.)?
I tuoi genitori hano mai espresso commenti sulla serie?
I tuoi amici la seguivano?
Ritieni che "Lady Oscar" ti abbia insegnato qualcosa, o che abbia contribuito in qualche modo al tuo sviluppo emotivo, sociale o culturale?
Riguardandola/rileggendola oggi la tua opinione cambia? In altre parole ti sembra più o meno bella, più o meno realistica, ecc?
Hai commenti da fare sulle edizioni italiane?
Commenti e ricordi a ruota libera…

BENJAMIN ALLA RINASCENTE


Di Benjamin, talentuoso artista cinese, in Italia sono stati pubblicati due volumi, Remember e Orange, entrambi a metà tra antologia di fumetti e illustration book, che evidenziano la sua propensione alla quadricromia e alla combinazione tra disegno tradizionale e digitale. Ora l’editore Xiao Pan, che in Francia pubblica tutte le sue opere, ha annunciato un accordo, tra lo stesso Benjamin e La Rinascente, secondo il quale l’artista si occupera di realizzare alcuni manifesti per la nota catena di grandi magazzini.

KYOKO IN CARNE E OSSA


Il manga Maison Ikkoku, di Rumiko Takahashi, è ben noto anche al di fuori del Giappone. Vi si narra dell pensione Maison Ikkoku, gestita dalla giovane Kyoko Otanashi che, rimasta vedova, ha deciso di condurla da sola. I suoi inquilini sono persone disparate, ma il più importante è il giovane Yusaku Godai, studente universitario che ben presto si innamora di Kyoko. I suoi sentimenti incontrano però parecchi impedimenti: la sua paura a dichiararsi, la differenza di età esistente tra i due (Kyoko ha qualche anno in più), il legame ancora esistente tra Kyoko e il ricordo del suo defunto marito e, dulcis in fundo, un rivale in amore, Shun Mitaka, l'insegnante di tennis di Kyoko. Si crea quindi il classico triangolo amoroso pieno di titubanze, gaffe e incomprensioni, a cui si aggiungono i fastidi causati dagli impiccioni e dispettosi inquilini. Da tempo trasformato in una popolare serie animata, lo scorso anno il manga è diventato anche un drama (sceneggiato) televisivo. Diretto da Katsuhide Motoki, vanta l’attrice Misaki Ito nei panni dell’amatissima Kyoko, Taiki Nakabayashi in quelli di Godai e Ikki Sawamura nelle vesti di Shun. Visto il successo riscosso, TV Asahi ha rivelato che questa estate trasmettera uno speciale in cui recitano i medesimi attori e che si annuncia come una sorta di gran finale.

domenica 22 giugno 2008

RAY GUN 20

SEMPRE MEGLIO CHE LAVORARE! 22


In questo spazio sono raccolti aneddoti sulla vita editoriale. Cose che mi sono capitate personalmente o che mi hanno raccontato colleghi. Tutto quanto riportato è vero. Si tratta inoltre di una rubrica “aperta”, in altre parole se volete contribuire raccontando qualcosa di simile accaduto a voi mandatemi una mail, garantisco l'anonimato di tutti, “vittime” e “colpevoli”.

Qualcuno sa spiegarmi perché nei film gli autori di fumetti, ma anche gli scrittori di romanzi, gli illustratori di libri per bambini, ecc. vivono tutti in grandi ville in campagna, in genere in Toscana o in Francia? Con domestiche che gli curano la casa, mentre uno o più giardinieri si occupano di ettari e ettari di terreno pieni di fiori e alberi da frutto. Quasi tutti quelli che conosco io fanno fatica a pagarsi l'appartamento…

FUMETTI IN PILLOLE 15


Solitario e silenzioso, Larry Yuma è un pistolero che vaga per il vecchio West in cerca di soprusi da raddrizzare. Sigarillo acceso sempre in bocca, cappello nero e poncho messicano rosso sulle spalle sono i suoi segni distintivi. Infallibile con la pistola è il classico eroe pronto a difendere i deboli e gli oppressi.

venerdì 13 giugno 2008

IBURADO JIKAN


Il nome Ghibli è ormai una sorta di marchio di garanzia in Giappone, lo studio capitanato da Hayao Miyazaki e Isaho Takahata è così popolare che ormai può permettersi di editare sotto il proprio nome anche una collana di DVD contenenti importanti film d’animazione provenienti da Paesi europei (in particolar modo dalla Francia), oppure di realizzare “esperimenti” come Iburado Jikan, noto anche col titolo anglofono Iblard Time. Perché “esperimento”? Perché in realtà Iburado Jikan non è un film, non racconta neanche una storia, più semplicemente si tratta di una sorta di raccolta di “quadri”, animati e accompagnati da sottofondo musicale. Lo Studio è partito dai dipinti di Naohisa Inoue, che di questa produzione è il regista e che aveva già lavorato agli sfondi del film Mimi o Sumaseba, li ha digitalizzati e ritoccati in computer graphic, trasformandoli in quelle che sono state definite “galleries”. In altre parole, ogni dipinto è diventato una sorta di gigantesco sfondo, su cui la telecamera virtuale zoomma o si allontana, regalando allo spettatore meravigliosi squarci di un mondo bucolico, ricchissimo di verde e di fiori, arricchito da case in sassi e mattoni, da edifici persi nella vegetazione o da futuristiche città ricche di luci, colori, piante. Questi mondi fantastici e realistici allo stesso tempo, che spesso ricordano la campagna e la collina europea, talvolta sono popolati da personaggi realizzati in perfetto Studio Ghibli, più che altro ragazze dalla figure esili ed eleganti e qualche piccolo animale, che donano un pizzico di movimento ai pittoreschi fondali. Se gli sfondi ricordano i quadri di Monet e la pittura del Vecchio Mondo in genere, i characters gli danno un tocco nipponico. Non manca un pizzico di fantastico, grazie a qualche mezzo volante e a edifici, nonché intere isole, che si librano in cielo. L’ultimo tocco è dato dalla musica, spesso accompagnata dai suoni della natura, avvolgente e rilassante, che fa un ampio uso della chitarra acustica e solo in alcuni brani assume sfumature nipponiche. Alcuni hanno definito questo anime una sorta di video new age, o l’ideale per accompagnare gli esercizi yoga, certo è che è possibile lasciarlo in video a ciclo continuo, fornendo così alla stanza in cui si trova il televisore una sorta di finestra sulla natura. Nell’insieme, si può certo affermare che l’“esperimento” è riuscito, lo Studio Ghibli ha con successo testato nuove potenzialità dell’animazione, trasportandola molto lontano dal semplice intrattenimento per bambini, per avvicinarla alle installazioni artistiche. Dato che non è presente una trama, e men che meno dialoghi, l’edizione giapponese è consigliatissima anche al pubblico italiano, inoltre il DVD è accompagnato da un CD che contiene le medesime musiche dell’anime.

RAY GUN 19

30-SECOND BUNNIES


Davvero esilaranti questi cortometraggi della Angry Alien Productions (www.angryalien.com). L’idea di base è semplicissima: rifare in animazione film famosi, ma con conigli quali protagonisti e soli trenta secondi di tempo. La narrazione diviene quindi frenetica e buffissima, mentre il tutto è ridotto all’essenziale, in una sorta di sintesi zen. Il disegno è comunque piacevole e nessun classico sfugge alla “cura dimagrante”.

SEMPRE MEGLIO CHE LAVORARE! 21


In questo spazio sono raccolti aneddoti sulla vita editoriale. Cose che mi sono capitate personalmente o che mi hanno raccontato colleghi. Tutto quanto riportato è vero. Si tratta inoltre di una rubrica “aperta”, in altre parole se volete contribuire raccontando qualcosa di simile accaduto a voi mandatemi una mail, garantisco l'anonimato di tutti, “vittime” e “colpevoli”.

Raccontatomi da un editore. Inaugurazione di una mostra sul fumetto. Non c'è nessuno, solo una dozzina di addetti ai lavori, che all'orario stabilito prendono posto nella sala dell'inaugurazione. Trafelata li segue una donna di mezza età con due vistosi sacchetti della spesa tra le mani. Incuriosito, l'editore le domanda “mi scusi, le piacciono i fumetti?”. Risposta: “fumetti? No, ho visto che tutti entravano qui e sono entrata anch'io.”

ONE PIECE, TANTE POTATOES


Non passa giorno senza che in Giappone venga commercializzato un nuovo prodotto alimentare che utilizza un personaggio dei manga e degli anime quale testimonial. Questa volta segnaliamo le patatine di One Piece (serie ben conosciuta anche nel nostro Paese), che tra l’altro vantano la consueta card a sorpresa (questa volta adesiva) quale premio per il vorace consumatore.

giovedì 8 maggio 2008

FUMETTI IN PILLOLE 14


La parola scansafatiche è probabilmente la più adatta per descrivere Beetle Bailey, un soldato americano che passa la maggior parte del proprio tempo a evitare marce, corvée e, soprattutto, il burbero sergente Orvil Snorkell e la sua mascotte Otto, un piccolo cane in divisa. Le strip di Beetle Bailey vengono disegnate da Mort Walker dal 1950.

ROBOT 25


Tutti i cervelli elettronici lavorano solo sulla base logica; ma più è bassa la classe del cervello (e la più bassa è la dieci) più la risposta a qualsiasi domanda è letterale e laconica.
– Tu hai un cervello di classe tre; io ho un cervello di classe tre – disse l'Agricoltore allo Scrivano. – Di conseguenza parleremo tra noi. Questa mancanza di ordini è senza precedenti. Hai ulteriori informazioni su questa faccenda?
– Ieri sono giunti ordini dalla città. Oggi non ne sono giunti. Eppure la radio non ha smesso di funzionare. Di conseguenza loro hanno smesso di funzionare – disse il piccolo Scrivano.
– Gli uomini hanno smesso di funzionare?
– Tutti gli uomini hanno smesso di funzionare.
– Questa è una deduzione logica – disse l'Agricoltore.
– Questa è la deduzione logica – corresse lo Scrivano. – Perché se una macchina avesse smesso di funzionare, sarebbe stata subito sostituita. Ma chi può sostituire un uomo?
(Brian W. Aldiss, Chi può sostituire un uomo?, Who can replace a man?, 1958)

mercoledì 7 maggio 2008

RAY GUN 18

SARCASTICO JONAH


Leggendo il n.30 della serie Jonah Hex, pare quasi di trovarsi di fronte a un Torpedo (il gangster creato da autori spagnoli) immerso in ambientazione western.E questo non solo perché il disegnatore è il medesimo (quel geniaccio di Jordi Bernet), ma soprattutto perché la premiata coppia di scrittori Palmiotti & Gray lo infarcisce di un umorismo nero e di personaggi dalle sfumature grottesche (proprio come fa Abuli con Torpedo). Il risultato è una storiella autoconclusiva, dinamica e divertente, in cui l'avversario di turno si chiama ironicamente Lucky, ma porta più sfiga di un gatto nero, e si imbatte in un Jonah distrutto psicologicamente e perennemente sbronzo, ma ancora in grado di fargli a pezzi tutta la banda. Umorismo nero, tratto sporco, personaggi intriganti. Da leggere in originale (in inglese), perché pubblicato da DC Comics e ancora inedito in Italia.

FUMETTI IN PILLOLE 13


Archimede Pitagorico è un inventore, è in grado di creare qualsiasi cosa, dai cavatappi atomici alle astronavi a pedali. Per farsi venire nuove idee spesso utilizza il cappello da pensatore. Suo aiutante è il piccolo Edi, una lampadina con braccia e gambe. Tra le altre cose Archimede ha realizzato tutta l’attrezzatura del supereroe Paperinik.

SEMPRE MEGLIO CHE LAVORARE! 20


In questo spazio sono raccolti aneddoti sulla vita editoriale. Cose che mi sono capitate personalmente o che mi hanno raccontato colleghi. Tutto quanto riportato è vero. Si tratta inoltre di una rubrica “aperta”, in altre parole se volete contribuire raccontando qualcosa di simile accaduto a voi mandatemi una mail, garantisco l'anonimato di tutti, “vittime” e “colpevoli”.

Raccontatomi da un redattore della Disney.
Un nuovo dirigente chiede serio: “ma, esattamente, quante pagine di Topolino si ricavano da una tavola?”
Io avrei risposto che è come col prosciutto, più sottile lo si taglia maggiore è il numero di fette.

martedì 6 maggio 2008

IL MONDO DI NATHAN


Anche se non siete lettori abituali di Nathan Never vi consiglio la lettura del numero attualmente in edicola, il 203, dal titolo “Il mondo di domani”. Ha una struttura atipica, contiene infatti una manciata di storie brevi, scritte da Antonio Serra e disegnate da autori vari (in genere di alto livello). Ma la cosa più interessante è che è lo stesso Nathan, nella finzione narrativa, a essere l'autore delle sue avventure, diventando narratore e narrato al contempo. Non solo, in ogni mini-storia, viene fagocitato un filone fumettistico, per cui personaggio, disegno, trama, assumono di volta in volta valenze supereroiche, manga, ecc., in un piccolo viaggio nel mondo del fumetto in cui si svelano anche alcune delle passioni di Serra (come gli Eterni della Marvel). Solo 2,70 euro per un albo davvero bello.

HEAVY METAL MANGA


Tra i nuovi manga che stanno riscuotendo grande successo in Giappone vi è il grottesco Detroit Metal City, realizzato da Kiminori Wakasugi e pubblicato su Young Animal, rivista della casa editrice Hakusensha. Il protagonista, Soichi Negishi, è un ragazzo che proviene dalla campagna giapponese e desidera fare l’insegnante d’asilo, ma, per qualche ragione, diventa il cantante e l’autore dei testi di una banda metal chiamata Detroit Metal City, di cui è il leader col nome d’arte Johannes Krauser II. La band si abbatte come un ciclone sulla scena indie metal nipponica, riscuotendo grande successo tra il pubblico.

RAY GUN 17

STAR MIUCHI WARS


In un vecchio illustration book di Suzue Miuchi (mangaka famosa per la serie Glass no Kamen, in Italia nota come L a maschera di vetro o Il grande sogno di Maya), mi imbatto in una mini illustrazione dedicata a Star Wars. Davvero curiosa, la condivido con gli internauti.

C'E' ANCHE STAN!


Come sua consuetudine, Stan Lee, creatore di mezzo universo Marvel appare in un piccolo cameo anche nel film Iron Man. Stan Lee, pseudonimo di Stanley Martin Lieber (New York, 28 dicembre 1922), è noto anche come The Man e Il Sorridente, è responsabile - assieme a diversi artisti/co-creatori, in special modo Jack Kirby e Steve Ditko - del successo della Marvel Comics tra fine anni Sessanta e inizio anni Settanta.

PIOGGIA DI FILM MARVEL


La casa editrice Marvel annuncia per il prossimo futuro una vera e propria pioggia di film legati a suoi personaggi. Eccone un elenco.
• Iron Man 2, aprile 2010.
• Thor, giugno 2010.
• The First Avenger: Captain America, maggio 2011.
• The Avengers, luglio 2011.
• Ant-Man, data non ancora decisa

martedì 29 aprile 2008

RAY GUN 16

NUOVI DISNEY MANGA


È stato leggermente corretto il calendario delle uscite della collana Disney Manga, aggiungendo anche alcuni titoli. Ecco un breve elenco di ciò che uscirà nei prossimi mesi.

giugno: W.I.T.C.H. 1
luglio: W.I.T.C.H. 2
agosto: Alla ricerca di Nemo
settembre: Monster & Co. + Lilo & Stitch
ottobre: Kingdom Hearts - Chain of Memories 1
nov: Kingdom Hearts - Chain of Memories 2
dicembre: Nightmare Before Christmas

È inoltre in preparazione la scaletta per tutto il 2009.

ROBOT 24


Nuova performance dell'avanzatissimo robot Asimo, realizzato da Honda che, nel corso del mese di maggio dirigerà, alla Detroit School for the Arts, la Symphony Orchestra della città statunitense. L'evento è finalizzato a mostrare le capacità dell'automa.

SEMPLICEMENTE STUPENDO


Non sto a commentare un corto in animazione tanto bello e poetico, andatevelo a guardare all'indirizzo che allego sotto. Mi chiedo solo una cosa, sulla mia televisione tra terrestri e satellitari vi sono ben più di cento canali che trasmettono per 24 ore al giorno, possibile che in mezzo a tanta immondizia non riescano a trovare 10 minuti al giorno per materiali di tale valore?
www.tvblog.it/post/9056/lucca-animation-il-vincitore

ROBOT 23


Non sempre i robot si ribellano e desiderano conquistare il mondo. Almeno lo speriamo... Come nel caso di questo robot pompiere/boscaiolo. Per circoscrivere un incendio in una zona boschiva si usa distruggere parte della vegetazione ai margini per impedire l’ulteriore propagarsi delle fiamme. In futuro potrebbero esservi soluzioni alternative, come inviare questo sofisticato robot in grado di tagliare gli alberi e soffocare l'incendio. Per ora, però, è solo un progetto, di cui esiste versione disegnata in 3D e modellino in scala.

mercoledì 23 aprile 2008

RAY GUN 15

MANDALA GIAPPONESI


Difficile spiegare cosa sia un mandala. Si tratta di un termine sanscrito che originariamente significava cerchio, disco, alone, ma anche distretto, territorio. In seguito venne utilizzato per indicare un cerchio magico, infine per designare una mappa cosmica, un simbolo dell'universo. Spesso sono disegni geometrici combinati in modo complesso e armonioso. In un certo senso, il libro Giappone Mandala è il tentativo di rappresentare attraverso una serie di immagini (e quindi di simboli) un micro universo, quello giapponese. Il volume, uscito in lingua inglese nel 1971 ma finora inedito in Italia, raccoglie infatti più di trecento foto, accompagnate da testi esplicativi e capitoli introduttivi, che vanno a comporre un complesso mosaico teso a rappresentare la realtà giapponese. Come ogni universo anche questo, in particolare questo, è ricco di contraddizioni, per quanto affascinanti e talvolta stridentemente armoniose (concedeteci questo ossimoro). Il Giappone, da vari decenni in bilico tra tradizione e modernità, passato e futuro, si dipana sotto gli occhi del lettore, incantato da parole e immagini sulla natura, la cultura, le persone, il territorio, l'arte, la calligrafia, l'architettura, il folklore. Un ritratto in divenire, dopotutto gli universi si espandono in cntinuazione, realizzato da un “pittore” d'eccezione, quel Fosco Maraini che dedicò gran parte della propria esistenza allo studio delle culture orientali.

FOSCO MARAINI, Giappone Mandala, Electa, 39,00 euro

SEMPRE MEGLIO CHE LAVORARE! 19


In questo spazio sono raccolti aneddoti sulla vita editoriale. Cose che mi sono capitate personalmente o che mi hanno raccontato colleghi. Tutto quanto riportato è vero. Si tratta inoltre di una rubrica “aperta”, in altre parole se volete contribuire raccontando qualcosa di simile accaduto a voi mandatemi una mail, garantisco l'anonimato di tutti, “vittime” e “colpevoli”.

Giovedi mattina chiama un redattore.
“Mi serve questo pezzo per domani”
“D'accordo, posticipo tutto il resto e mi dedico al tuo pezzo.”
Venerdì mattina mando il pezzo via mail e chiamo al telefono per sincerarmi che sia arrivato. Risponde la centralinista: “No il redattore non c'è oggi, torna lunedi.”
Ma porcvacfancputmervafecc.ecc.ecc.

martedì 22 aprile 2008

RAY GUN 14

E BRAVO TEX!


La storia di Tex attualmente in edicola non si è ancora conclusa, ma vale la pena di segnalarla subito. Cominciata sul numero 569, dal titolo “Buffalo Soldiers”, prosegue sul 570 (ora in edicola) “Decimo cavalleria” e probabilmente terminerà col 561, “L'assedio degli Utes”. Perché vale la pena di segnalarla? Perchè lo scrittore, Mauro Boselli (navigato autore bonelliano), costruisce una trama solida e avvincente, tipicamente willeriana, che poggia le proprie fondamenta su temi consolidati della serie (comancheros, indiani ribelli, giacche blu, ecc.), ma vi inserisce anche quello inedito dei buffalo soldiers (i soldati di colore), riuscendo a fondere ottimamente le tematiche avventurose con quelle umane, senza appesantire la narrazione, al contrario donandole maggiore fascino. Certo non mancano alcuni stereotipi (parliamo di fumetto popolare dopotutto), come il soldato dal fisico erculeo ma dai modi pacioccosi, ma sono dettagli che si perdonano facilmente. Inoltre vedere Tex che litiga col generale razzista di turno fa sempre piacere, anche se da tempo siamo abituati ai suoi conflitti con burocrati e politicanti (o forse proprio perché ci siamo abituati e li apprezziamo). I disegni sono affidati a una colonna portante del ranger, quel Giovanni Ticci dal tratto sottile e preciso, che in quest'occasione abbonda forse un po' troppo in tratteggio e pennellate nere, ma che è sempre una garanzia di realismo e dinamismo, un cantore del west di scuola giolittiana. Insomma, leggetevelo, costa poco e vale molto, altro pregio indiscutibile.

ANCORA GAKI


Su questo blog già si è parlato di Gaki, nuovo albo di ambientazione nipponica in corso di realizzazione da parte del bravo Marco, e dato che quest'ultimo mi ha gentilmente inviato una nuova e bellissima immagine, ve la giro perché la vostra vista possa goderne.

ORRORE NELLA FRANCIA SETTECENTESCA


Lo stile gotico è da tempo apprezzato in Giappone, specialmente nel campo della musica e dell'abbigliamento. Il più delle volte si tratta di produzioni giovanili e underground, che tuttavia nel Paese del Sol Levante, sempre vorace di mode e stravaganze, riscuotono successo commerciale e attenzione dei media. Delle cupe atmosfere gotiche si nutre anche Chevalier, manga con un tratto e trovate grafiche che ricordano un po' il primo JoJo. Il disegno è infatti grezzo e sporco, eppure con la sua prevalenza di neri, le anatomie deformate, il ricco tratteggio, colpisce l'occhio del lettore e ben si sposa con una storia dai forti contenuti mistery e horror. Nella francia settecentesca il re ha istituito una squadra segreta che indaga su questioni legate all'occulto. Come poeti maledetti che scrivono profezie utilizzando il sangue di fanciulle. Della squadra fa parte anche il protagonista, D'Eon De Beaumont, un poliziotto che durante il lavoro si finge incapace mentre sta raccogliendo informazioni per il sovrano. Inoltre D'Eon a volte cede il proprio corpo allo spirito vendicativo della sorella, Lia, che si occupa di eliminare i potentissimi poeti sanguinari. Tanta azione e poca verosimiglianza storica, ma per ora il manga vanta un fascino ipnotico che spinge alla lettura.

KIRIKO YUMEJI e TOU UBUKATA, Chevalier, Star Comics, 3,30 EURO

MISTERO GIAPPONE


Con grave ritardo segnalo questa pubblicazione. Il numero speciale di novembre 2007 di Limes (224 pagine, 10,00 euro), rivista italiana di geopolitica, si intitola “Mistero Giappone” ed è interamente dedicato al più orientali degli Stati d’Oriente. Tra tanti articoli su economia, risorse energetiche, politica, cultura, trova spazio anche un bel pezzo sui manga, e su cosa significhi essere un mangaka. A scrivere il pezzo, “Pianeta Manga”, è il fumettista Igort, italiano che ha realizzato storie a fumetti per l’editore Kodansha. Una lettura impegnativa ma anche molto interessante.

lunedì 21 aprile 2008

RAY GUN 13

BATMAN DI METALLO


Mentre in Italia la Fabbri continua a pubblicare le miniature in metllo dei supereroi della Marvel (con allegato fascicolo), in Inghilterra è cominciata la serie dedicata ai personaggi della DC, dal titolo DC Comics - Super Hero Collection. L'editore è il Eaglemoss, il prezzo 6,99 sterline a uscita, lo standard qualitativo molto buono. Sono già usciti Batman, Superman e il Joker. Quest'ultimo è veramente fantastico. Non si sa se la collezione verrà pubblicata in Italia, dato che da noi i personaggi DC sono meno popolari di quelli Marvel, ma dato che la collana dedicata alla Marvel sembra andare bene, resta una piccola speranza. Chi ha fretta può provare a ordinarli sul sito della casa editrice inglese.

SPOT 16


È in edicola il nuovo numero della rivista Scuola di Fumetto (Coniglio Editore). Tra i tanti articoli, uno dedicato a Shigeru Mizuki. Eccone l'incipit.
Nato a Sakai l’8 marzo 1922, nonostante la non più giovane età Shigeru Mizuki è ancora attivivissimo in Giappone ove è considerato una vera e propria superstar. In Italia è al contrario poco noto, anche se Kappa Edizioni e d/visual hanno dedicato lussuose edizioni a due sue opere. Nato nella città costiera di Sakai, è il secondo di tre figli e il suo vero nome è Shigero Mura. La sua infanzia e la sua giovinezza sono segnate da esperienze, anche terribili, che contribuiranno non poco ai temi e alle atmosfere dei suoi manga.

giovedì 17 aprile 2008

RAY GUN 12

SEMPRE MEGLIO CHE LAVORARE! 18


In questo spazio sono raccolti aneddoti sulla vita editoriale. Cose che mi sono capitate personalmente o che mi hanno raccontato colleghi. Tutto quanto riportato è vero. Si tratta inoltre di una rubrica “aperta”, in altre parole se volete contribuire raccontando qualcosa di simile accaduto a voi mandatemi una mail, garantisco l'anonimato di tutti, “vittime” e “colpevoli”.

Conversazione di routine.
“Devi fare questo lavoro. È urgentissimo.”
“Quanto urgente?”
“Siamo nelle tue mani, vedi tu appena puoi.”
“OK, te lo mando domani sera.”
“Domani sera?! Non ce la fai per domani mattina?”

IL DOTTORE IN MOSTRA


Se passate da Londra, fate un salto all'Earls Court (nome sia dell'edificio che della fermata della metropolitana, o tube come la chiamano gli inglesi), vi troverete una meravigliosa mostra dedicata al Doctor Who, il serial inglese fantascientifico più popolare di tutti i tempi. Costumi di scena, Cybermen e Dalek a dimensione reale e in movimento, video, effetti speciali, gadget, ecc. Fortemente consigliata.